Prezzi ed Hotel, cosa sta accadendo nel mondo?

Costa sta accadendo agli hotel di tutto il mondo e come stanno regolando i loro prezzi per il mercato?

L’emergenza in corso è uno shock per tutti, lo sappiamo e se ne discute da diverse settimane.
I dilemmi per tanti albergatori provengono da ogni aspetto della gestione:

Apertura stagionale
Gestione delle Risorse umane
Rapporto con i fornitori
Incertezza sulle misure da adottare
Politica sui prezzi e policy di cancellazione

Il quadro generale non è per nulla banale, pensiamo per esempio al caso degli hotel stagionali, quelli che possono aprire solo durante i mesi estivi; queste strutture si trovano ad oggi nella più grande incertezza perchè in Italia il termine del lockdown è stato impostato a giugno e la finestra decidere sull’apertura si sta restringendo.

Aprire o non aprire?

A partire da questo macro argomento tutti gli altri si affrontano a cascata complicando non di poco la ricerca del personale a cui non si sa bene quanti mesi garantire di lavoro, se si potranno sfruttare gli alloggi ed anche il possibile compenso.

Essere un albergatore oggi comporta una grande responsabilità, mettere in moto una struttura ricettiva ha dei costi vivi notevoli e da cui non ci si può esimere, costi che saranno ancora più alti per la necessità di dover dotare l’hotel di macchinari e DPI (dispositivi di protezione individuale) del tutto nuovi al settore.

Sicuramente l’Italia è il Paese pi colpito dall’emergenza, la percentuale del turismo sul PIL pesa il 15%, stiamo parlando di circa 55.000 hotel in tutta Italia di cui la maggior parte a conduzione familiare.

Di tutti i temi caldi, però, ce ne è uno che è più caldo di tutti gli altri perchè rappresenta il motore di ogni hotel, grande o piccolo che sia, la strategia prezzi.

Come regolare i prezzi?

E’ il momento di buttare giù i prezzi sperando di fare occupazione?
Bisogna tenere duro e non svendersi perchè i costi di gestione saranno parecchio alti?
Fornire delle policy di cancellazione super flessibile è un rischio, oppure un’opportunità?

Per rispondere queste domande bisognerebbe avere sottomano tutti i dati di tutti gli hotel del mondo… E’ possibile?

Tutti tutti, no… Ma una grande maggioranza in grado di farci capire il trend di mercato assolutamente sì!

OTA Insight, uno dei migliori player nel mercato dei Rate Shopper per hotel ha stilato delle infografiche che ci aiutano a capire come gli hotel stanno regolando i loro prezzi nel mercato mondiale e cosa sta succedendo in ogni continente, dall’America all’Asia.

Partiamo anzitutto con il primo dato da analizzare:

Quanti hotel sono e saranno aperti per i prossimi 90 giorni nel mondo?

Nord America

Il Nord America presenta una media sopra al 50% del comparto totale alberghiero che è rimasto aperto, con una proiezione di ripartenza “totale” dopo il 31 di maggio.

New York è la città che meno rispecchia questo Trend per via dei tantissimi casi registrati e per la complessità della sua natura cosmopolita.
Tuttavia, restando il centro dell’Economia americana, gli hotel aperti hanno alzato le tariffe di circa il 15%, con una diminuzione delle tariffe che parte proprio dalla riapertura programmata al 31 di maggio.

Europa

In Europa lo scenario è molto più frastagliato il che riflette la complessa situazione politica che si sta vivendo per le scelte prese dalla UE in queste settimane.
Si può chiaramente vedere come gli stati del Nord abbiano una tendenza a restare aperti, a limitare misure e lockdown.

Anche qui la data di ripartenza del settore è programmata per il 31 maggio con Londra che fa da eccezione vivendo una situazione particolarmente sensibile e delicata.

Rimanendo nel blocco EMEA, cosa sta succedendo al mercato del Lusso? Come gli hotel di DUBAI stanno regolando i loro prezzi?

Dubai resta aperta circa al 70%, con più del 20% di hotel che hanno modificato i loro prezzi ed una previsione di calo delle tariffe a partire dal 14 di giugno, con diminuzioni importanti della tariffe ben al di sotto del limite di 20% di riduzione.

Asia

L’Asia, nonostante sia il continente da cui tutto è partito, paradossalmente è la regione più incerta, dove di possono trovare Città che ad oggi sono praticamente chiuse con altre come Hong Kong che vivono una situazione di apertura quasi totale delle strutture ed in linea anche con le future proiezioni a 90 giorni.

Anche in questa area il trend sulla riapertura rispecchia quello del 31 di maggio, ma la linea è molto più frastagliata, molto meno netta di tutto il resto del mondo.

Italia

In Italia cosa sta succedendo?
Come stiamo vivendo l’emergenza? Anche i nostri albergatori programmano di ripartire ad inizio giugno?

Per il Nostro Paese i dati provengono solo da Roma e Milano essendo i mercati più grandi a livello Nazionale.
Tuttavia rappresentano anche le città più interessanti per valutare la situazione perchè si trovano ai poli opposti della stessa realtà!
Infatti Milano che è la città più colpita d’Italia e Roma che, fortunatamente, non ha avuto così tanti casi come il resto del centro-sud Italia.

Milano:

Partiamo dal capoluogo Lombardo parlando di aperture:

Guardando al trend, Milano si sta preparando per ripartire con la maggior parte degli Hotel che riapriranno dopo la fatidica data del 4 maggio dopo settimane passate con un rate di apertura poco al di sopra del 20%.

I Prezzi?

Milano, esattamente come New York per gli Stati Uniti rappresenta la città più importante per l’economia e più colpita dall’emergenza e con il 15% di tutti gli hotel che hanno abbassato le loro tariffe fino a quasi il 30%.

Il mercato di Milano è uno dei più consapevoli in Italia con una gestione dei prezzi molto attenta e mirata, infatti per quanto le tariffe siano diminuite di molto è vero anche che solo una piccola di tutti gli hotel ha operato grandi cambiamenti.

Roma:

La Capitale mostra un trend di riapertura in 2 step, con un 70% di hotel che riaprirà i primi di maggio ed il resto delle strutture con data prefissata ai primi di giugno.

I Prezzi?

Sul fronte delle tariffe anche Roma ha avuto poche oscillazioni, con percentuali simili a Milano, sia per il numero di hotel che ha modificato i prezzi, un 15% ed un calo delle tariffe attorno al 20%.

Cosa si può imparare da questi dati?

Quel che è certo è che la situazione più critica la stiamo vivendo proprio noi in Europa, con politiche sulla riapertura molto diverse ed un calo delle tariffe attorno al 20% per quasi un terzo delle strutture ricettive.

La fotografia italiana è fatta solo da Roma e Milano perchè il mercato italiano è variegato e diffuso in tutto il territorio nazionale, purtroppo è impossibile dare una risposta unica che sia valida per tutti.

Allora, quali dati possiamo sfruttare a nostro vantaggio?

In borsa si usa dire “trend is you friend” ed in linea generale per il marketing non c’è niente di peggio che seguire il trend, ma in casi come questo sapere cosa sta succedendo è più che fondamentale per impostare le future strategie.

I Trend ci dicono che:

Il turismo mondiale ripartirà il 31 maggio

1 hotel su 4 ha modificato le proprie tariffe

Chi lo ha fatto le ridotte dal 15 al 30%

Possiamo affermare con certezza quasi assoluta che in Italia almeno per il 2020 vivremo di solo turismo locale e per la maggior parte di prossimità, fatto da persone che possono raggiungerci in auto, senza troppe ore di strada.

Un turismo differente da quello di massa a cui siamo abituati e che programmerà le vacanze sotto data.

Qual è il miglior consiglio per il futuro?

Il consiglio? Guardare sempre alla propria situazione interna e tenere conto che i competitor, statisticamente, moduleranno i prezzi in un Range tra il 15 ed il 30%.
Tenendo un fronte comune e sfruttando le potenzialità della Coopetition (ne parliamo in questo articolo) tutto il settore può rialzarsi, non sarà facile e neppure indolore, ma è POSSIBILE!

Per cui, sangue freddo, consapevolezza e sempre un occhio ai numeri!

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